#chambre 13 – quadro

#chambre 13, di Ilaria Bochicchio, sono corpi chiusi in composizioni claustrofobiche.
Ogni stanza è il posto dove vivono questi pezzi di carne indolenti, rappresentati nel loro intimo abbandono. Non esiste una descrizione anatomica, ma c’è l’impulso degli arti e muscoli distorti e strappati.
La pittura di Ilaria ricerca una condizione che ricordi quella dell’esistenza umana. Gli infiniti strati di colore sono imprigionati dal velo bianco che, come una membrana di pelle usurata, ti fa vedere all’interno. I corpi diventano una massa cromatica bianca imbevuta di colore. La bozza finale è raggiunta da pennellate volte a creare una fisicità scultorea e una disintegrazione in grado di evocare figure antropomorfe. La forza e l’intensità del colore interagiscono con la luce andando a creare volumi che si alternano in masse solide e zone liquide.