Questo quadro è un concetto che si insinua nel percorso senza mutarlo, poeticamente universale pur
mantenendo lo scontro tra caos e luce. Sullo sfondo blu del cielo si aprono ferite di luce in guarigione lenta.
Lo stile di Ciro Strino è prevalentemente surrealista, anche se non abbandona la ricerca classica sui più grandi maestri della storia dell’arte internazionale.
Nei suoi quadri esprime quello che per lui è un pensiero dominante: la gioia e l’energia del cromatismo intesa come tendenza ad usare i colori in base alle loro intrinseche qualità. L’utilizzo di diverse tecniche e materiali (olio, pastelli, inchiostro, matita, aerografo, marmo, colla, ecc.) gli permettono di concretizzare la sua onirica visione dell’arte.
In questi ultimi anni ha riscoperto il piacere della purezza della materia e della contaminazione vitale che hanno attraverso il colore ed è approdato ad una fase astratta che è una tappa dovuta del suo percorso e fortemente ricercata.