L’elefante è davvero sorprendente: la grande forza fisica che diviene spirituale. L’imponenza che contrasta la delicatezza dei gesti. La massa enorme che si muove silenziosa, anche in acqua. La socialità dolce e intima, abbinata alla potenza distruttiva ineguale nel mondo animale, capace di ridisegnare l’ambiente con varchi, strade e pozzi, dove necessario. È un animale ricco di contraddizioni, come la vita, e forse è questo il suo fascino. Una presenza che ci insegna ad amministrare gli estremi, a rimuovere ostacoli e aprire varchi…
Brutus, dell’artista Daniele Basso, è l’elefante ritratto al massimo della sua potenza biologica, fisica e spirituale. Quando mette in atto tutte le sue potenzialità. Nel gesto di difesa estrema, sua e della sua famiglia, mentre carica e modifica ambiente e situazioni. Quello che siamo chiamati a fare tutti noi nella vita. E che dovremmo fare sempre con coscienza del nostro ruolo individuale e sociale, come dell’impatto che le nostre azioni hanno nella costruzione del futuro in cui vorremmo vivere. Per noi. Per i nostri figli. Per inostro nipoti!