“Ossa Rotte – Broken Bones”, dell’artista Daniele Basso, è un’opera che s’ispira ad una semplice intuizione dell’antropologa Margaret Mead, quando vede in un osso femorale guarito tutte le cure e l’amore che hanno spinto alcuni uomini a prendersi cura di altri uomini. Questo è il primo atto di civiltà dell’uomo. Questo è quello che noi Occidentali non siamo stati capaci di fare in Afghanistan. Prenderci cura degli altri e con essi prenderci cura della libertà nella quale viviamo e in cui crediamo. Così l’inizio è diventato fine. E oggi che il medioevo avanza e l’Impero Romano si disgrega… ci sentiamo impotenti, sgomenti e deboli nelle nostre case sicure ancora per poco.
Spero per mio figlio nel ritorno alla dignità, alla coerenza e al buon senso quali valori fondanti della collettività. Lavoro per un mondo dove prendersi cura del prossimo sia un gesto d’amore incondizionato, che sai ti sarà restituito al bisogno. Progetto un futuro capace di garantire crescita e benessere, in cui tutti noi possiamo sentirci ed essere i veri protagonisti della nostra vita.